Roma si prepara a ospitare il più grande deposito tram d’Europa di ATAC
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Tra innovazione, sostenibilità e visione urbana, Roma muove ora un passo decisivo verso la mobilità del futuro: è in corso il progetto per la realizzazione del deposito tram più grande d’Europa, che sorgerà nell’ex Centro Carni di via Gino Severini. Un’opera destinata a trasformare significativamente la gestione del trasporto su ferro nel quadrante est della Capitale.
Caratteristiche principali del progetto
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Capienza & servizi: il nuovo impianto potrà ospitare fino a 90 convogli, sia storici sia di nuova generazione, e sarà dotato di tutte le infrastrutture necessarie per il ricovero e la manutenzione.
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Superficie e collegamenti: si parla di circa 60.000 metri quadrati dedicati al deposito, con un raccordo doppio binario fino a viale Palmiro Togliatti. Prevista anche la realizzazione di una nuova rotatoria per migliorare la viabilità alle intersezioni tra via Severini, via Campigli e piazza Pino Pascali.
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Budget & attori coinvolti: il costo stimato è di 115 milioni di euro. Il progetto è stato affidato a un’Associazione Temporanea d’Imprese guidata da Conpat Scarl in partnership con il Consorzio Stabile Energos.
🏗️ Fasi in corso & tempistiche
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Il cantiere è ormai allestito: uffici, mense e dormitori per gli operai sono operativi. Verranno impiegati circa 40 lavoratori per i lavori previsti nei prossimi due anni.
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Si sta procedendo con la rimozione dei materiali abbandonati (nell’ordine di 100.000 metri cubi) presenti nell’area.
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Entro fine novembre è previsto l’avvio della bonifica da eventuali ordigni bellici e la posa delle fondamenta del deposito.
📍 Impatto strategico per il trasporto pubblico
Questa infrastruttura non sarà dedicata solamente alla nuova tranvia Togliatti, ma sarà funzionale anche alle linee tram 5, 14 e 19 lungo l’asse Prenestina – Centro.
Ciò consentirà di ridurre i chilometri percorsi “a vuoto” dai convogli al termine del servizio e alleggerire il carico operativo per il personale dell’Atac, migliorando efficienza, puntualità e sostenibilità complessiva del sistema tranviario.
Verso una città più sostenibile e connessa
Con questo progetto Roma conferma la sua strategia di potenziamento del ferro come asse portante della mobilità pubblica, con un occhio attento alla riduzione dell’impatto ambientale, al miglioramento del servizio ai cittadini e all’ottimizzazione infrastrutturale. Il deposito di via Severini non sarà solo un luogo di transizione, ma un simbolo concreto di innovazione urbana.







